Cripta di San Nicola - Centro Studi per il Volontariato Torre Pelosa

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LA REPUBBLICA
 
Giovedì 21 Febbraio 2013 – Aggiornato Alle 17.28

"Disabili, un montascale per la cripta di San Nicola"


La lettera di Enzo Pugliese. presidente del CENTRO STUDI VOLONTARIATO, sul problema dell'accesso ai disabili alla Cripta di San Nicola.


"Desidero suggerire, con garbo, la soluzione per uno dei
tanti problemi che le persone con disabilità sono costrette
ad affrontare. Dal 2003, 'anno europeo della disabilità', mi
sto adoperando attraverso la predisposizione di
provvedimenti legislativi regionali in loro favore, con
l’obiettivo di migliorare, sia pur di poco, le grandi difficoltà
della loro vita di ogni giorno.  
Molte problematiche le conosco bene, altre meno ed in tal
caso cerco di approfondire le ricerche per avere un
bagaglio importante di dati. Per esempio non mi stancherò
mai di riferire, per cercare di far capire a quante più
persone possibili e soprattutto alle Istituzioni e agli Uffici, che 'il problema del disabile non è un problema
individuale o della sua famiglia, ma è un problema che va assunto dall’intera collettività' (Cass. Pen. sez. III,
17 dicembre 2001, n.3508;  id. 17 dicembre 2001, n. 3376; id. 17 novembre 2001 n. 3376).  
"Anch’io ho in famiglia una persona affetta da un grado di disabilità elevato e profondamente religiosa, ma
con grande rammarico devo dire che quando la porto a sentire Messa presso la  Basilica di San Nicola, non
posso portarla giù nella Cripta del Santo, perché non c’e una pedana elettrica che consenta l’accesso ai
disabili su sedie a rotelle. Ecco, dunque, il mio suggerimento inteso a chiedere ai padri domenicani di
adoperarsi per aiutare i “nostri fratelli più deboli”, nel senso di presentare istanza al Comune di Bari, ai sensi
della legge statale n. 13 del 9 gennaio 1989, per l’installazione di un “montascale a piattaforma” che
permetta ai disabili di raggiungere la Tomba di San Nicola. L’apparecchio andrebbe posizionato con l’ausilio
di un piccolo binario che scorrerebbe lungo il muro della scala a sinistra dell’altare principale, che è più larga
di quella a destra, dove c’è la tomba dell’Abate Elia.  
"L’intervento, dunque, non risulterebbe invasivo, poiché non richiederebbe alcuna opera muraria, alcuno
sconvolgimento, anche perché l’apparecchio, chiuso, quando non in uso, non occuperebbe più di venti
centimetri di spessore. Per una tale opera è possibile attivare contributi nella misura dell’intero importo per i
primi 2582,28 euro, aumentato del 25% della spesa per costi da 2582,28 a 12.911,42 e di un ulteriore 5%   
"Naturalmente la portata di un simile intervento in campo
religioso e sociale è immensa, poiché a Bari abbiamo ben
4.700 persone con disabilità, e conoscendo la sempre
straordinaria disponibilità, la bontà e l’amore verso i più
deboli che contraddistingue i padri domenicani sono
fiducioso del loro prodigarsi per risolvere il problema, come
innanzi detto oppure anche eventualmente attraverso la
disponibilità  di uno sponsor".

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